Sophia - Oct. 24 '04: Circolo degli Artisti, Rome (I) (+ string quartet) with Thalia Zedek

Review 1
Questo perido ci sono un sacco di concertini di nomi non grandissimi ma di indubbio valore, peccato che nel portafoglio del vostro itinerante DJ Just ormai c'è praticamente la valle dell'eco...buh...ciò non toglie che ovviamente ieri sera ero al cospetto di Mr Robin Proper-Sheppard dei Sophia in quel del Circolo degli Artisti di Roma. Eh..ci sono concerti e concerti e a questo non potevo mancare.
In realtà data la temperatura del locale (e della birra nei consueti osceni bicchieri di plastica) avrei potuto benissimo essere nell'ennesimo malfamato bar di caracas.
Insomma adesso immerso in questa mattinata di sole non è facile ricostruire le emozioni di canzoni come "Fool" e "Swept Back" accompagnate da un quartetto di archi, sussurrate nella penombra di ieri sera. Allora potrei cominciare parlando della canzone solare per eccellenza dei Sophia, quella bella versione alternativa di "Holidays are Nice" che hanno fatto ieri sera verso metà concerto e che viene così riproposta nel nuovo album "Collections:One" ,una raccolta di B-side e rarità uscito il 21 Ottobre. Che ovvietà certo che l'ho comprato fatemelo ascoltare un po' poi vi saprò dire. Comunque al secondo ascolto già mi sembra un gran bel lavoro sopratutto alla luce del fatto che queste sarebbero tracce che per così dire, non ce l'avevano fatta ad arrivare sui relativi dischi (sono brani raccolti tra il '96 e il 2004).
In scaletta una fetta cospicua quindi del penultimo cd l'indispensabile "People are Like Season" ,poi una manciata di pezzi da "Infinite Circle" tra cui una memorabile "The River Song" distorta e martellante con archi e ben 3 chitarre. Oltre alle sonorità acustiche che sono un po' il marchio di fabbrica della band bisogna riconoscere che quando quando è il momento di alzare il volume l'ombra dei monolitici "the God Machine" (l'ex formazione di Robin) si fà avanti e i Sophia sanno lasciare il segno con un suono incisivo e potente. Il che vuol dire che brani tipicamente rock come "if a Change is Gonna Come","Oh My Love" ma anche cose ritmate ma di indole più soft come "Within' Without" escono dal vivo con una carica tutta nuova. Una figata ragazzi, insomma un concerto meno soft di quello che uno potrebbe aspettarsi. In fondo sti Sophia sono un gruppo che tecnicamente sembrerebbe non avere un vero e proprio punto di forza, ma la bravura di Robin stà proprio nella misura. Suonano poco, senza fronzoli ma non c'è una sola plettrata fuori posto, è negli arrangiamenti forse che si trova il vero fascino dei Sophia. Specialmente in quelle ballate che per incedere ricordano quasi l'ondeggiare del mare, una cosa in qualche modo austera e semplice allo stesso tempo. Suoni che uno potrebbe ascoltare per ore e ore senza stancarsi.
E sul consueto bis Robin ci regala accompagnato solo da chitarra acustica e archi, una intensa "So Slow" dal disco di esordio "Fixed Water" (questa l'ho filmata tutta ed appena ho tempo di editarla ve la metto in condivisione da qualche parte sia in video che mp3. Stay Tuned!)
Infine grande performance anche del gruppo spalla di Thalia Zedek, artista che non conoscevo, chitarra voce e violino. Ballate elettriche sostenute da una batteria veloce e potente e un songwriting che qualcuno ha avvicinato a Leonard Cohen. Molto interessante & da approfondire.
j.a.r., www.rfc.splinder.com

Review 2
I Sophia nuovamente a roma, questa volta with strings, - cioè con quartetto d'archi, oltre alla figura estrosa et malinconica di Robin Proper Sheppard et Soci, di cui, già visti qlc anno fa al csoa brancaleone (qui le foto), - mi sembra di riconoscere confermato batterista e Adam Franklin (già Toshack Highway ed ex Swervedriver). Ancora al circolo degli artisti, 13 euro, - c'è ad aprire Thalia Zedek: Lei a voce rauca e chitarra, sembra una disillusa insegnante di musica del liceo seppellita in vestiti grigi e che non vede l'ora di farsi una sigaretta; insieme a Lei il batterista e un altro ragazzo al violino. - Tutti i pezzi sono su tonalità tragiche di ballate fascinose, con scariche veloci della batteria e viaggi tortuosi dell'archetto. Gli applausi vengono naturali, il fascino della Sua Musica ricade caldo addosso, - tutti immobili, ipnotizzati. - Mi accorgo poi che è da un pezzo che involontariamente tocco il culo ad una che mi sta davanti quando ballecchio, e dico vabbè, capelli lunghi, da dietro pare carina: poi si gira, ed è tipo mia nonna, - e non capisco! In effetti guardandomi in giro l'età media si aggira sui 35 anni, c'è un tizio con i capelli bianchi e baffi che si è appoggiato tranquillamente all'amico Sten, scegliendolo bastone della sua vecchiaia.. 'scusi, si sta appoggiando a me' - 'mi sto appoggiando a lei?' - eh sì..', e c'è gente sugli anta anche: boh? Meglio. - Lacrima e fitta al cuore per i God Machine, Robin parla al pubblico continuamente scherzando, - antitesi fisica nell'alternare le Sue canzoni. Si piega e ricurva stringendo gli occhi quando riprende invece mano alla chitarra acustica e la Sua voce esce graffiata e triste aprendo il concerto con Someday, contenuta sul singolo di Oh My Love, - Ti chiedi come faccia a conciliare le due versioni di Sè. Prende mano alla chitarra elettrica invece solo su If a change is gonna come, - e per un momento mi domando e chiedo se era così ai tempi di God Machine.. La sezione d'archi arricchisce tutto il live, che si spiega principalmente sul nuovo album. - I bis sono solo due, sino The river song, - spettacolare nella scarica finale insieme alle versioni di Bastard, Bad Man, Swept Back, Desert Song #2, - e poi l'attesissima Oh My Love, il singolo + pop della matrice Sophia, - dove la gente non ha potuto frenare i piedini e ha ballato. Alla fine Robin chiede pietà, deve andarsi a cambiare la camicia, che da marrone è diventata nera di sudore..

Sophia live in Rome, on past sunday: enjoy pictures by beloved friend Stefano Sten De Giacometti. - A great show, featuring also a strings quartet, - so the Sound was great and enriched as never before. Best tops on Bastard, Bad Man, Swept Back, Desert Song #2, Oh My Love (it's time to dance, baby!), and The river song . Thalia Zedek was great too, - opening the show: melancholic and enchanting with Her brokenhearts_ballads. Strange thing: not only kids, but also people over 4o yrs old for the show. And Robin stays a strange man, - funny when He speaks to the public, and the saddest man in the world when He plays his songs..
Komakino, www.inkoma.com


Pic by j.a.r., www.rfc.splinder.com

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Pic by pogopop.it

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Stefano Sten De Giacometti

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